Elenco materie

Codice classroom a.a. 2024-2025: cg5uc3o

 

Laboratorio di progettazione e composizione scenografica

 

Sintesi del progetto
La/lo scenografa/o analizza la realtà riproponendola con la propria sensibilità in uno spazio illusorio (il teatro, lo studio cinematografico, la sala di posa, ecc. ecc.) o in un luogo che diviene altro da sé. Per far sì che questo avvenga deve essere padrona/e delle regole e dei linguaggi della scenografia, ma anche possedere uno stile personale che attragga l’occhio del pubblico e soprattutto dell’operatore culturale. Tre anni di studio e di laboratorio, se vissuti intensamente, riescono a dare le basi necessarie per formare una studentessa o uno studente che riponga serio interesse nella Scenografia. Il corso prevede un Primo Anno propedeutico in cui, partendo da esercizi fondamentali, l’allieva/o ragiona sul concetto di spazio teatrale e sulla materia. Al Secondo Anno si mette in pratica tutto quello che è stato conseguito al primo ma in maniera quasi del tutto autonoma. Ai progetti dell’anno s’aggiungono esercitazioni ex-tempore per la vetrinistica ed il teatro ragazzi. Il Terzo Anno richiede ulteriore consapevolezza nel confronto con un nuovo docente con il quale dialogare alla pari per il raggiungimento di un’intesa progettuale in cui la propria autonomia è messa alla prova da sfide sempre più complesse (Opera lirica, installazioni artistiche, ecc. ecc.). Terminati i tre anni la/lo studentessa/studente saprà presentare in maniera professionale ed accattivante un progetto scenografico, avrà una preparazione di base in ogni specifico settore in modo che possa approfondire gli studi scegliendo una strada ben precisa in un Biennio di specializzazione.

 

Primo Anno: dare le basi necessarie affinché al Secondo e Terzo Anno avvenga uno scambio tra le parti in causa che superi le lacune di conoscenza e promulghi un’autonomia dell’allieva/o, pur sempre controllata dal docente. Il corso si strutturerà prevalentemente in maniera tradizionale, quindi legato alla Scenotecnica, alla conoscenza dello spazio, alla costruzione della scena partendo dal corpo umano, alla valorizzazione artigianale della manualità sia nelle tecniche pittoriche che in quelle di costruzione. Parallelamente a tutte le basi della scenografia tradizionale, è necessaria la preparazione della studentessa e dello studente alla componente 2D attinente alla sfera multimediale, nella convinzione che il computer velocizzi la progettazione rimanendo al passo coi tempi della committenza.

 

 

I punti salienti del corso del Primo Anno sono:

  • Studio dello spazio teatrale e delle sue terminologie.
  • Studio dei moduli teatrali mediante i quali si affronteranno tutte le fasi di una progettazione scenografica, dalla costruzione di elementi di scena alla realizzazione di un bozzetto (nelle tecniche artistiche classiche). Esercitazioni prospettiche e di restituzione.
  • Studio drammaturgico di un breve testo.
  • Esercitazioni prospettiche nella gabbia scenica e restituzione prospettica.
  • Progettazione scenografica per prosa.
    La partenza di ogni progettazione è la documentazione storica, nozionistica e visiva dello spettacolo preso in esame e contemporaneamente l’analisi del testo, della sua drammaturgia, della regia. Nella rappresentazione visiva della propria idea, l’allieva/o deve dimostrare di essere a conoscenza di ciò che è stato prodotto dai grandi del passato per mezzo di una ricerca iconografica legata al mondo della scenografia, dell’arte ed in generale dello scibile visivo contemporaneo e non. Successivamente deve proporre dei bozzetti preliminari che illustrino l’idea di partenza. Una volta definita la chiave estetico-drammaturgica si può procedere alla progettazione tramite tavole tecniche e la costruzione di un modellino che abbia possibilmente uno studio del materiale ed una impeccabilità artigianale.
    Il disegno della luce per la scena trova seguito nello studio fotografico del modellino, nel quale si comprende appieno l’importanza emozionale dell’aspetto illuminotecnico.
    Definito il progetto in maniera precisa si procede con la finalizzazione di uno story-board, delle tavole tecniche e dei bozzetti.
  • Opera da progettare: “Giulio Cesare” di William Shakespeare.
  1. Documentazione storica visiva dell’opera da progettare.
  2. Bozzetti a colori.
  3. Costruzione del modellino di un teatro e della scena.
  4. Fotografie del modellino con studio di luci.
  5. Story board della scenografia progettata.
  6. Piante tecniche.

 

Considerazioni finali
Per far sì che quanto redatto possa compiersi, il lavoro del docente deve concentrarsi su diversi aspetti didattici che convoglino la libertà compositiva della/o allieva/o, al di là della componente tradizionale o innovativa della proposta, all’insegna di: pulizia formale, precisione, maturità progettuale e “vendibilità” del proprio progetto.

 

 

Bibliografia consigliata
P. Bignami – C. Ossicini, l’Album di scenotecnica di Koki Fregni, Clueb 2008
A. Pagliano, Il disegno dello spazio scenico, Hoepli 2002
P. Brook, Il punto in movimento, Ubulibri 2005
G. Banu, Peter Brook, il regista e il cerchio, Usher 1994
J. Beck, La vita del teatro – L’artista e la lotta del popolo, Einaudi 1975
E. Barba, La canoa di carta, Il Mulino 2004
F. Quadri, Robert Wilson, Octavo 1997
M. Corvin, Polieri – una passione visionaria, 2012

 

Rivista: Scenografia & Costume – ASC

 

×