Elenco materie

L’acquisizione delle conoscenze e delle abilità che l’insegnamento favorisce si riferiscono al mondo della percezione. In particolare, i contenuti proposti relativi alla psicologia della percezione visiva sono metateorie che offrono diverse analogie per rispondere alla domanda: “come facciamo a vedere?”

 

Condividendo l’assunzione che l’atto del vedere è un processo i cui cicli sono caratterizzati dalla relazione ambiente-occhio, occhio-cervello e cervello-ambiente, i temi che il corso desidera affrontare interessano il modo in cui diveniamo consapevoli della nostra esperienza visiva. Per scoprire la realtà fenomenica utilizzaremo la bibliografia che studia la visione come processo di ragionamento induttivo probabilistico secondo il pensiero di Hermann von Helmholtz; la visione come organizzazione spontanea di un campo di forze secondo la psicologia della Gestalt; la visione come forma di sintonizzazione con l’informazione ambiente-occhio secondo l’approccio ecologico di James J. Gibson e Eleanor J. Gibson; la visione come interfaccia illusoria operata da Donald D. Hoffman, in cui la percezione genera un’interfaccia ottica tra organismo e ambiente.

Secondo questa prospettiva, la materia intende fornire gli strumenti utili alla comprensione del processo della visione nella percezione dell’opera d’arte.

 

Il corso prevede, inoltre, una parte di lavoro esperienziale che si svolge con il gruppo di studentesse e studenti, per favorire il rapporto tra processi percettivi ed emotivi e meglio definire ed interpretare l’ambiente fisico e sociale umano. Il laboratorio rappresenta un’occasione di crescita educativa, formativa e creativa che aumenta la fiducia nell’individuo aiutando ad essere una persona più consapevole e attiva. Le tecniche di gioco utilizzate nel lavoro con i gruppi forniscono la rappresentazione percettiva di forme e modi di un microcosmo complesso equiparabile alla ricchezza cognitiva, emotiva e comportamentale dell’essere umano.

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