Ad uno dei giganti del cinema, Werner Herzog, sarà assegnato sabato 5 giugno 2021 al Teatro della Vittoria di Pennabilli il Premio “Tonino Guerra alla Poesia“. Si tratta di un riconoscimento al cineasta autore di pellicole indimenticabili (Nosferatu; Fitzcarraldo tra i più noti), ideato da Università di Urbino e Accademia di Belle Arti e Associazione Tonino Guerra. Nella stessa occasione il regista tedesco riceverà anche il Premio speciale Enit per il cinema. A parlarci del riconoscimento a Herzog è Luca Cesari.

 

Tonino Guerra e Werner Herzog – dice il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Urbinosono due personalità artistiche che hanno una base comune: non quella del cinema, ma quella della poesia. Territorio anteriore e primordiale, spirito, profezia, non genere letterario. Università di Urbino, Accademia di Belle Arti e Associazione Tonino Guerra, hanno concepito un premio secondo me più originale di altri dedicato al grande poeta. Un premio “Alla poesia“, dove la preposizione illustra tutto: una concezione globale del poetico che unifica le arti. Herzog, oltre che regista è scrittore straordinario, ed è il primo poeta in questa accezione a ricevere il premio“.

 

Il premio – spiega ancora Cesari – consiste in un Sigillo delle Arti che le due istituzioni decidono di assegnare insieme a personalità artistiche di spessore mondiale. L’immagine del premio è un omaggio a Urbino: a quella “scuola di cortesia“ di cui William B. Yeats ha scritto, “dove spirito e bellezza impararono il mestiere sulla collina ventosa di Urbino“. Si tratta di una riproduzione 3D, eseguita dalla nostra Scuola di Scultura, di un fregio del camino della Stanza della Iole di Palazzo Ducale, opera di Michele di Giovanni da Fiesole. Ho l’impressione – dice il direttore – che a Urbino si stia destando un grande spirito di collaborazione“.

 

Lo spirito di un Cortegiano nuovo vuol dire promuovere un esperimento di dialogo e di collaborazione tra forze culturali formatrici, unitamente al Comune“. Le prove generali sono state fatte nei giorni scorsi in occasione dell’evento “Nei sogni cominciano le responsabilità“.

 

A questo proposito interviene anche Giorgio Calcagnini. “E’ il primo evento congiunto tra Università e Accademia di Belle Arti che prevede la concessione di un sigillo, ideato dal direttore Luca Cesari, al regista Herzog“. “Spero – dice il Rettore dell’Università di Urbino – ci siano presto altre occasioni di organizzare eventi congiunti, favoriti dal progressivo ritorno alla normalità di tutte le attività, formative e culturali. A questo fine, stiamo per siglare una convenzione tra la due istituzioni che dovrebbe anche prevedere la possibilità per gli studenti, ad esempio dell’Accademia, di frequentare insegnamenti offerti dall’Ateneo. Ma il nostro vero obiettivo – prosegue Calcagnini – è più ambizioso, quello di tornare attori della promozione culturale del territorio. Proprio in questi giorni è stato pubblicato sul sito di Ateneo il testo di Carlo Bo “Quando Federico da Montefeltro cercò di sedurre le Muse” nel quale il Rettore mise sullo stesso piano Palazzo Ducale e Università. Il primo era stato ideato da Federico per “contenere tutto”, cioè l’insieme dei saperi e delle arti dell’epoca rinascimentale. Un progetto unico che cercava di identificare un sogno di bellezza, mai più ripetuto con la stessa forza d’immaginazione. Lo stesso Bo pensava che ai giorni nostri questo ruolo avrebbe potuto svolgerlo l’Università. Il progetto mio e di Cesari ancora più ambizioso, è che tutte le istituzioni formative e culturali di Urbino diventino la nuova “dimora delle Muse” per avere ancora più capacità di progettazione e di intervento in un contesto sempre più complesso”.

 

Claudio Salvi

Fonte: Il Resto del Carlino 04 giugno 2021

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