materie - elenco materie triennio - Tecniche del marmo e pietre dure
Programma
D
I
P
S
Scenografia 1
Scenografia 2
Scenografia 3
Scenotecnica
Scultura
Serigrafia
Sistemi interattivi
Storia del disegno e della grafica d’arte
Storia dell’arte contemporanea
Storia dell’arte contemporanea 2
Storia dell’arte moderna
Storia della musica e del teatro musicale
Storia dello spettacolo
Storia e metodologia della critica d’arte
T
Tecniche del marmo e pietre dure
Tecniche dell’incisione – Grafica d’arte
Tecniche della ceramica
Tecniche di animazione digitale
Tecniche di fonderia
Tecniche di modellazione digitale – computer 3D
Tecniche e tecnologie della decorazione
Tecniche e tecnologie per la pittura
Tecniche grafiche speciali
Tecniche grafiche speciali 1
Tecniche per la scultura
Tecniche pittoriche
Teoria della percezione e psicologia della forma
Teoria e metodo dei mass media
La lavorazione del marmo è una pratica antica che ha attraversato la storia dell’uomo e dell’arte.
In un’epoca di grandi rivoluzioni tecnologiche rimane il desiderio di confrontarsi con questa materia nel tentativo di trasmetterle le nostre emozioni, paure e desideri.
Affrontare il blocco di marmo necessita di una buona dose di incoscienza ma anche di grande perizia tecnica.
Incoscienza perché ci si confronta con il frutto la montagna stessa e solo la nostra determinazione e perseveranza ci costringe a immani fatiche nel cercare al suo interno l’idea germinale partorita dalle nostre menti.
Perizia tecnica perchè senza di essa il rischio del fallimento è altissimo.
Forse occorre chiedersi perché da sempre l’uomo ha affidato alla pietra la memoria della sua esistenza lasciando dietro di sé le tracce del suo abitare questo pianeta.
Michelangelo Galliani conclude con una frase emblematica di un grande maestro del ‘900.
“Ma non sarebbe conveniente con tanti danari si spendono nelle nostre Accademie in insegnamenti di dubbia efficacia, ci fosse almeno un’aula dove un maestro di conosciuta perizia insegnasse nella pratica questa lavorazione del marmo – base e ragion prima di tutta l’arte scultoria? E perché non ci dev’essere proprio in questo nostro paese, patria e luogo già dei più grandi Maestri di quest’arte, non solo, ma uno de’ più ricchi del mondo in bellissimi marmi? E ciò non è più stravagante e alfine vergognoso, quando tali scuole sono pure a Londra, a Berlino, a Friburgo, paesi duri all’arte, scarsi di marmi e di artefici e orbi delle tradizioni di quest’arte”?
Adolfo Wildt