Federica Facchini è storica e critica d’arte.

Dopo la Laurea in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, opera dal 2003 nel settore culturale e museale: è stata catalogatrice museale per la CEI e ha prestato la sua collaborazione scientifica ed organizzativa per il progetto di realizzazione del Museo della Città per il Comune di Urbino, inaugurato nel maggio 2004.
Ha creato e sviluppato per società private progetti legati all’uso e alla diffusione di nuovi media come strumenti di promozione dei contenuti storico – artistico e culturali finalizzati alla valorizzazione del patrimonio.
Giornalista pubblicista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti delle Marche, ha collaborato per otto anni con la testata de Il Messaggero, pubblicando anche su riviste di settore.

Docente all’Accademia di Belle Arti di Macerata dal 2007 al 2012 di Teoria della Percezione e Psicologia della Forma e dal 2012 al 2022 di Storia dell’Arte Contemporanea, Storia della Fotografia, Storia del Design e Storia del Disegno e della Grafica, ha maturato nel tempo competenze e interessi trasversali.
I percorsi affrontati la vedono impegnata in diversi ambiti del contemporaneo, della curatela e della critica d’arte con all’attivo mostre, saggi e contributi critici in pubblicazioni e cataloghi.
Nel 2022 ha curato il conferimento del titolo Honoris Causa a Italo Lupi in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Sempre nel 2022 ha curato, insieme a Massimo Pulini, la mostra Salvifica. Il Sassoferrato e Nicola Samorì, tra rito e ferita per la 71^ edizione della Rassegna Internazionale d’Arte/Premio G.B. Salvi, tra i premi d’arte contemporanea più longevi d’Italia.

×