Roberto Vecchiarelli (1961) si è laureato in Lettere Moderne, alternando esperienze nella grafica, nell’illustrazione (dove ha collaborato con Gianni Sassi e Massimo Dolcini) e nella scenografia (lirica e teatrale: Pesaro, Ancona, Osimo, Treviso, Rovigo).

 

Nel 1996 fonda il Collettivo di Ricerca e Produzione Quatermass-x, con il quale organizza eventi musicali e teatrali: Sipario Ducale (1996-99), Feste Montefeltrane (2000-04).

 

Dal 2003 concentra la propria attività nell’ambito della produzione di video e video-installazioni sonore, partecipando insieme al LEMS – Laboratorio Elettronico per la Musica Sperimentale del Conservatorio di Pesaro a festival e manifestazioni espositive: Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, Invideo Festival Milano, Borderline materiali per l’arte contemporanea Monteciccardo, Metafore della Visione Catanzaro, Segnali Luminosi Pesaro-Urbino, Videoarte al Museo Pecci Prato.

 

In relazione a questi lavori pubblica: Well[e]s eXperiment – ombre profonde dallo spazio profondo di Eugenio Giordani e Roberto Vecchiarelli, collana Soundscapes, Galaad Edizioni, 2022.

 

Un approccio trasversale lo porta a occuparsi sempre più attivamente di studio, documentazione e comunicazione dei beni culturali. È del 2008 l’inizio di un ampio studio sull’ex Ospedale Psichiatrico di Pesaro. Nel 2010 realizza un’ampia documentazione fotografica e video della Biblioteca e dei Musei Oliveriani di Pesaro (in relazione a quest’ultimo lavoro pubblica: Intus Labor, immagini fotografiche dalla Biblioteca e dai Musei Oliveriani con le presentazioni di Giovanni Solomine, Marcello Di Bella e Remo Bodei, ed. Ente Oliveriani, 2010).

 

Suoi sono il concept, la progettazione e la realizzazione del Museo alleStufe – per la documentazione, la ricerca, la memoria e promozione della salute, ex Ospedale Psichiatrico di Pesaro, e la pubblicazione del libro Cronache dal manicomio – Cesare Lombroso e il giornale dei pazzi del manicomio di Pesaro, oltre edizioni, 2017.

 

Negli ultimi anni si è dedicato esclusivamente alla promozione dei beni culturali e ambientali, collaborando con il Centro Ricerche Floristiche Marche di Pesaro (con il quale sono in programma delle pubblicazioni), l’Archivio di Stato e i Musei Oliveriani.

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