Il corso prevede lo studio del contesto storico, l’Ottocento, in cui la mobilità dell’occhio, coinvolgendo tutte le forme dell’arte, trova una sua ragione con l’espansione e la trasformazione della città. La mobilità dell’occhio studia come lo sguardo mobile si contrappone a quella fissità dello sguardo che, appartenendo ad una concezione ormai superata della percezione, è inadeguata per comprendere un mondo in veloce trasformazione. Il teatro, la letteratura e le arti visive, cercando nutrimento dalla vita, hanno avuto la capacità di coglierne gli aspetti più vitali, soprattutto in quel nuovo contesto urbano che è la metropoli.

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