"La Prof.ssa Maria Rosaria Valazzi è la nuova Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Urbino. La Prof.ssa Valazzi rappresenta un'alta custode delle bellezze, delle arti, del patrimonio architettonico e paesaggistico della città di Urbino e dell'intero suo territorio.
Qualità che si sono abbinate negli anni, non solo ai suoi meriti di Storica dell'arte, ma alla vasta esperienza di Dirigente, ossia di Soprintendente per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici e di Direttore della Galleria Nazionale delle Marche (Palazzo Ducale) nel periodo 2012-2015.
Nel felicitarci con la prof.ssa Valazzi e nell'augurare a lei buon lavoro in seno alla nostra comunità accademica, desideriamo nondimeno ringraziare vivamente il Presidente uscente Arch. Alessandro Allemandi per il trascorso mandato: un mandato che lo ha visto costruire efficacemente contatti e relazioni proficue fra la nostra Istituzione il MUR e il Comune di Urbino. All'Arch. Allemandi va il nostro grato saluto di amici, nonché la gratitudine della comunità accademica intera.
Non va sottovalutato, infine, che Maria Rosaria Valazzi è la prima presidente donna dalla nascita di questa Accademia nel 1967”.
Il direttore Luca Cesari
Profilo scientifico e professionale di Maria Rosaria Valazzi
È stata, dal 2012 al 2015, Soprintendente per i Beni Storici artistici ed etnoantropologici delle Marche e Direttore della Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale di Urbino.
Nel 1975 si è laureata in Lettere Moderne all'Università "La Sapienza" di Roma, con tesi in Storia dell’arte, presso il medesimo ateneo ha frequentato la Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte medievale e moderna. Ha conseguito il Certificat di Conservateur du Patrimoine all'Ecole Nationale du Patrimoine a Parigi, Specialité Musées (1994/1995). Ha svolto attività di ricerca presso il Metropolitan Museum di New York, Italian Paintings Department (1998/1999).
Nell’ambito delle attività promosse nel ruolo di Soprintendente, tra le altre, ha introdotto l’uso dei social (Facebook, Twitter) nella comunicazione istituzionale; ha stretto accordi con l’Università Politecnica delle Marche per l’adeguamento tecnologico della Galleria Nazionale, dove ha favorito anche la dotazione di supporti audiovisivi per il pubblico svantaggiato; ha incentivato una costante comunicazione sulle problematiche affrontate, tramite conferenze, colloqui, mostre didattiche (sulle acquisizioni e restauri, sui fatti e personaggi salienti, come i soprintendenti Serra e Rotondi – che salvò le opere d’arte durante la guerra -, della storia dell’istituzione); ha promosso, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Urbino, l’esposizione di opere di giovani artisti nel Palazzo Ducale (Nuove identità, a cura di Ludovico Pratesi, 2015).
Nell’arco di tutta la sua attività ha curato e organizzato mostre, si segnalano le più significative: La Pala ricostituita. L’Incoronazione della Vergine e la cimasa vaticana di Giovanni Bellini. Indagini e restauri, Pesaro 1988; Il Rinascimento a Urbino. Fra’ Carnevale e gli artisti del Palazzo di Federico (con A. Marchi), Urbino 2005; Tesori alla luce. Opere dai depositi al San Michele, Roma 2007; Il Guercino a Fano, Fano 2011; La Città ideale. L’utopia del Rinascimento tra Piero della Francesca e Raffaello (con A. Marchi, L. Mochi Onori, V. Garibaldi), Urbino 2012; Lo studiolo del Duca. Il ritorno degli Uomini illustri, 2015, con la ricomposizione dello Studiolo urbinate dopo quattro secoli (con C. Bertelli e A. Marchi); Giovanni Santi, Urbino 2018/19.
Ha fatto parte di comitati scientifici di esposizioni e manifestazioni culturali (Siena, Roma, Forlì, Rimini, Fabriano, ecc). Ha pubblicato testi e articoli, in particolare sulla pittura marchigiana del '400 e del '500, sul collezionismo storico e su problematiche legate alla storia del restauro.
Ha collaborato con l'Istituto dell'Enciclopedia italiana (Treccani e Dizionario Biografico degli Italiani), con le case editrici Einaudi (Dizionario della Pittura e dei Pittori) ed Electa (Storia della Pittura italiana).
È stata componente del Cda del Palazzo Reale di Genova (Museo Nazionale) nel 2016/2021 e componente dei Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio (2018 /gennaio 2024).
photo credit: Giada Gaia Trudu