Incontro con Francesco Lauretta
giovedì 20 maggio 2021 ore 10
Link Zoom — https://us02web.zoom.us/j/83103399994
L'incontro conferisce un credito formativo
Francesco Lauretta nato a Ispica 1964, vive e lavora a Firenze.
Francesco Lauretta dopo la formazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova e una tesi su James Lee Byars si trasferisce a Torino. Qui comincia ad esporre opere
monumentali, bianche sculture che rasentano il minimalismo ma evocative di un certo spirito barocco e narrative, olfattive: utilizza petali di sapone verde o petali di rosa nera che deposita
su cassetti che destabilizzano elementi riconoscibili, d'uso comune, come un sofà, un piedistallo, quadro. Sperimenta l’installazione, la performance, il video e dal 2003 comincia a
lavorare per una ridefinizione della pittura come linguaggio e su quella del pittore come condizione esistenziale, esplorando le tecniche, i processi, gli esiti formali, le deviazioni, i limiti e
i possibili fallimenti. Dal 2010 è al lavoro su “I racconti funesti”, una serie di allegorie in cui esercita la scrittura come strumento per la comprensione della sua ricerca. Recentemente ha
dato inizio ad un progetto sulla libertà e l’invenzione comprendendo la pittura come fondazione di mondi, immensi e possibili. Dall’ottobre del 2017 con Luigi Presicce inventa la Scuola di Santa Rosa, libera scuola del disegno, a Firenze.
monumentali, bianche sculture che rasentano il minimalismo ma evocative di un certo spirito barocco e narrative, olfattive: utilizza petali di sapone verde o petali di rosa nera che deposita
su cassetti che destabilizzano elementi riconoscibili, d'uso comune, come un sofà, un piedistallo, quadro. Sperimenta l’installazione, la performance, il video e dal 2003 comincia a
lavorare per una ridefinizione della pittura come linguaggio e su quella del pittore come condizione esistenziale, esplorando le tecniche, i processi, gli esiti formali, le deviazioni, i limiti e
i possibili fallimenti. Dal 2010 è al lavoro su “I racconti funesti”, una serie di allegorie in cui esercita la scrittura come strumento per la comprensione della sua ricerca. Recentemente ha
dato inizio ad un progetto sulla libertà e l’invenzione comprendendo la pittura come fondazione di mondi, immensi e possibili. Dall’ottobre del 2017 con Luigi Presicce inventa la Scuola di Santa Rosa, libera scuola del disegno, a Firenze.
"Sono nato disegnando. Sono cresciuto realizzando installazioni. Poi il lungo calvario, ambizioso, di rivoluzionare la mia esistenza come pittore. Alla fine sono diventato un pittore quando sono riuscito a conquistare e raggiungere lo scopo che per molti anni avevo sognato di superare per godere in euforia la bellezza di coniugare la teoria e l’applicazione pratica della medesima. E come pittore mi occupo di poesia, di morte per comporre cose future, di musica, di narrativa. Le tematiche sono intimiste: abito lo spazio strettissimo del tu e il tuo. Sono un Inesistenzialista."