Giovedì 30 gennaio 2025, ore 10.00 - 13.00
Aula Magna - sede centrale
Conferenza con Angel Moya Garcia
critico e curatore d’arte contemporanea
"Artista e curatore: fra esperienza e progettazione"
La conferenza approfondirà i processi relazionali fra artista e curatore che, non limitandosi al solo momento espositivo, si caratterizzano in complesse fasi preparatorie fra progettazione e pensiero. Angel Moya Garcia parlerà della sua attività professionale come critico e curatore militante, approfondendo le mostre e i progetti da lui curati, ponendo l’attenzione sul suo rapporto con gli artisti, sull’analisi critica del lavoro e sui reciproci intenti e interessi, tra teoria e pratica.
A cura della prof.ssa Chiara Pirozzi
La conferenza è rivolta a tutti gli studenti e docenti dell'Accademia.
*Agli studenti partecipanti sarà riconosciuto 1/2 credito formativo, previa attestazione della presenza tramite firma.
Angel Moya Garcia (Cordova, Spagna, 1980. Vive e lavora a Firenze) è critico e curatore d’arte contemporanea. Laureato in Storia dell’Arte presso l’Università di Cordova (Spagna) è Co-Direttore per le Arti Visive della Tenuta Dello Scompiglio a Lucca e socio di ICOM Italia - International Council of Museums, dell’IKT - International Association Of Curators Of Contemporary Art e dell’IAC - Istituto di Arte Contemporanea in Spagna. Recentemente è stato curatore del Padiglione Spagnolo nella prima edizione della Biennale di Malta (2024) e curatore del Progetto “Panorama” della Quadriennale di Roma (2022-2024), mentre in passato ha curato il programma annuale delle Residenze artistiche BLM - Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (2023) ed è stato Responsabile della programmazione e degli eventi culturali del Mattatoio di Roma (2020-2022). La dimensione fondamentale della sua ricerca si centra sul concetto di identità, sulla collettivizzazione dell’individuo e sulla decostruzione del soggetto nella filosofia contemporanea. Allo stesso tempo affronta interrogativi sulla trasversalità, attraverso l’analisi dei confini e l’identificazione e l’approfondimento di convergenze e linee intersecanti nelle diverse pratiche della contemporaneità, con una speciale attenzione verso i linguaggi installativi e performativi.