ALLESTIRE IL CORRIDOIO 2024
Mostra degli allievi della Scuola di Pittura triennio (I e II cattedra)
Prof. Simone Berti - prof. Luigi Carboni
Opening 11 giugno 2024 ore 11.00
Che cos’è la bellezza?
Non è luce e non è notte – crepuscolo;
nascita di verità e di non verità – una cosa di mezzo.
J.W. Goethe
In questo allestimento di opere del triennio, la creazione artistica degli studenti è qualcosa che va oltre la semplice competenza tecnica o l’esercizio portato a buon fine, la volontà degli studenti è quella di far crescere il loro potenziale artistico, nella varietà dei movimenti e nella pluralità delle tendenze, cercando di aprire tantissime possibilità e direzioni diverse, senza alcun tipo di preclusione.
Si è avvertita la necessità, vista la quantità di lavori prodotti dagli studenti, di allestire le opere in sequenze compatte, i quadri si susseguono a ranghi serrati, in modo bulimico, rischiando di invalidare in parte la loro singolarità o limitando il lato contemplativo.
Un muro di pittura accoglie il visitatore, tra assalti e affronti, non vi è dubbio che gli astanti possono sentirsi sopraffatti, costretti a perdersi nel lungo corridoio, dove l’occhio vaga in balia di un peregrinare che non trova approdo.
L’intento è quello di sottolineare il carattere trasversale dell’arte, gran parte della produzione artistica attuale tende alla mescolanza.
In una fase storica e culturale di globalizzazione, in cui è venuta necessaria “un’idea di internazionalizzazione”, l’ingresso nel mondo dell’arte di nuovi artisti provenienti da realtà culturali come India, Cina, Africa, paesi ricchi di modalità estetiche differenti dall’occidente, ci costringono ad aggiornare il nostro sguardo, basti pensare a l’ultima Biennale di Venezia “Stranieri ovunque”, due parole potenti che ci costringono a una serie di riflessioni sul concetto di modernità e progresso.
Il corso di Pittura, in questo allestimento, non privilegia nessun modello estetico, i generi sono decaduti nella loro forma antagonista, le opere degli studenti si susseguono perfettamente dispiegate, raccontandoci una porzione di mondo dove la “bellezza” contemporanea viene percepita e concepita come una composizione di parti in contesa tra loro: la natura frammentaria e unitaria di queste opere, ritrae perfettamente la nostra epoca, un’unione di opposti che convivono nella loro diversità con tutte le incertezze e le contraddizioni.
Agganciarsi alle dinamiche dell’arte vuol dire garantire all’interno dell’Accademia quella tensione creativa necessaria alla giovane arte.