Elenco materie

Il corso, nei suoi contenuti generali, muove dallo studio dei presupposti teorici della psicologia della Gestalt per indagare la loro evoluzione critica nella fenomenologia della percezione di M. Merleau-Ponty e nell’approccio ecologico di J. J. Gibson. Nell’approfondimento monografico viene esplorato, con l’ausilio di modelli in prevalenza retorici, psicologici, estetici, il funzionamento dei linguaggi visivi in relazione al linguaggio verbale (attraverso una riflessione sulle pratiche della scrittura e della traduzione, e sui concetti di stile e identità), osservati all’interno di alcune poetiche novecentesche esemplari. Tra gli obiettivi: fornire i lineamenti storici e metodologici della psicologia della visione nell’arte; acquisire gli strumenti concettuali e critici che consentono di leggere le relazioni tra la psicologia dell’arte (dalla creazione alla fruizione dell’opera) e gli altri settori disciplinari (estetica, storia e critica dell’arte, semantica, retorica della comunicazione visiva e verbale); sperimentare, attraverso laboratori di ricerca e analisi dell’immagine, la capacità degli strumenti teorici acquisiti di sollecitare ed indagare i campi d’esperienza di singole poetiche e dei linguaggi artistici.

 

Bibliografia

G. Kanizsa, Grammatica del vedere. Saggi su percezione e Gestalt, Il Mulino, Bologna 1997.

M. Merleau-Ponty, Il primato della percezione e le sue conseguenze filosofiche, Medusa, Milano 2004.

G. Piana, Fenomenologia e psicologia della forma (dispensa in Google drive).

M. Petrelli, Il progetto che è l’io. Studi su identità, sguardo, scrittura, Mimesis, Milano 2013.

Ulteriori materiali di studio, suggerimenti bibliografici e letture di approfondimento verranno forniti nel corso delle lezioni.

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