Mercoledì 20 ottobre, alle ore 11:00, sarà conferito il Sigillo delle Arti a Emilio Ambasz. La cerimonia di consegna dell’onorificenza si svolgerà nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Urbino alla presenza del magnifico rettore dell’Università degli Studi “Carlo Bo”, Giorgio Calcagnini, del presidente dell’Accademia di Belle Arti, Alessandro Allemandi, del direttore dell’Accademia, Luca Cesari, e del Prof. Raffaele Milani dell’Università di Bologna.
Il Sigillo è un titolo onorifico creato appositamente da Accademia e Università per celebrare maestri universali e per la città di Urbino. Si tratta di una rielaborazione del fregio di Michele di Giovanni da Fiesole che orna il camino nella Stanza della Iole all’interno di Palazzo Ducale.
Alla pluripremiata attività di Emilio Ambasz, in qualità di architetto, designer, saggista, curatore di mostre e convegni, scrittore di favole si aggiunge oggi anche il Sigillo delle Arti, onorificenza che viene riconosciuta al sognatore prima ancora che all’inventore, al profeta ancor più che al padre dell’architettura green.
Emilio Ambasz è una personalità imprevedibile, inafferrabile, inclassificabile, instancabile, irripetibile. Lo dimostra il modo in cui lui stesso si descriveva nel lontano 1983: «Ambasz è un uomo preoccupato, perché vuole che i suoi prodotti siano bene accolti dagli uomini. Emilio è una persona angosciata, perché spera che la sua architettura lo renda gradito agli angeli».
Da sempre impegnato nelle tematiche legate alla sostenibilità, Ambasz è stato definito il genius loci dell’intero pianeta, una “Guida globale” per tutti noi. Precursore di un’architettura pura, primaria, ricorre a un vocabolario architettonico che esula dalla tradizione, impregnato di un “atto mitico” fondato sull’amore e la meraviglia, principi poetici da cui scaturisce la capacità di creare. Emozionali e sensuali, i suoi progetti si basano su idee e pensieri destinati a un diverso approccio all’esistenza.
Era stato Alessandro Mendini a notare in che modo le sue virtù di inventore pragmatico e passionale nascano dalla «ossessiva ricerca dei principi generatori, da una pacata e saggia osservazione del reale, dalla identificazione di problemi umanistici, così come li può captare uno strumento iper-sensibile quale Emilio stesso è: una sorta di sensore fantasioso e scrupoloso che arriva al nocciolo delle questioni, delle esigenze immaginifiche e tecniche di uomini e gruppi, che registra il senso originario, le scosse antropologiche ed ecologiche delle terra moderna».
L’invito alla cerimonia viene esteso al corpo docente e agli studenti dell’Ateneo e dell’Accademia per sancire l’inizio dell’anno accademico, sotto il nume tutelare di Emilio Ambasz.
Link Streaming — https://youtu.be/TPDn_fthmS4
https://www.accademiadiurbino.it/attivita/in-presenza-rassegna-inaugurale/