Elenco materie

Finalità del corso
L’acquisizione delle conoscenze e delle abilità che l’insegnamento favorisce si riferiscono al mondo della visione attraverso i contenuti relativi alla psicologia della percezione visiva e alla psicologia dell’arte, con le tematiche che orientano alla comprensione della produzione della forma artistica.

 

Programma del corso
I temi che il corso desidera affrontare interessano il modo in cui diveniamo consapevoli della nostra esperienza visiva. Quindi, studieremo il processo che porta l’individuo alla conoscenza di come il mondo ci appare e il perché il nostro sistema percettivo si è evoluto in relazione con l’ambiente. Il termine relazione è sicuramente una parola chiave, come vedremo a partire dalle premesse teoriche della Psicologia della Gestalt fino all’integrazione della biologia con la psicologia della visione e degli studi dell’arte con la psicologia cognitiva. Secondo questa prospettiva, la materia intende fornire gli strumenti utili alla comprensione delle categorie che presiedono alla percezione, alla fruizione e alla creazione dell’opera d’arte.
Il dialogo tra cultura scientifica e cultura umanistica è la visione di fondo degli autori indicati nella bibliografia del programma. In particolare, il tema dell’analisi del rapporto tra percezione visiva e arte nell’avanguardia artistica del padovano Gruppo N (1960-1964) rappresenta un approfondimento relativo ai fenomeni percettivi. Questa tendenza, inserita di buon grado nel gestaltismo, nell’arte programmata, cinetica, optical, è nata da un gruppo di operatori artistici il cui interesse per l’arte e la psicologia si univa alla sperimentazione
culturale, sociale e politica degli anni Sessanta, dando vita ad una interessante attività di programmazione di mostre e scambi nazionali e internazionali.
Il corso prevede, inoltre, una parte di lavoro esperenziale che si svolge con il gruppo di studentesse e studenti. Il laboratorio rappresenta un’occasione di crescita educativa, formativa e creativa che aumenta la fiducia nell’individuo aiutandolo ad essere una persona più consapevole e attiva. Seguendo la prospettiva della Psicologia della Gestalt e la teoria del campo di Kurt Lewin, le tecniche di gioco utilizzate nel lavoro con i gruppi forniscono la rappresentazione percettiva di forme e modi di un microcosmo complesso equiparabile
alla ricchezza cognitiva, emotiva e comportamentale dell’essere umano.

 

Bibliografia:
L. M. Barbero (a cura di), L’occhio in gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte, Silvana Editoriale,
Milano 2022.
G. Bartorelli, A. Bobbio, G. Galfano, M. Grassi (a cura di), L’occhio in gioco. Il gruppo N e la psicologia della
percezione, Silvana Editoriale, Milano 2022.
P. Bressan, Il colore della luna. Come vediamo e perché, Editori Laterza, Roma-Bari 2007.
E. R. Kandel, L’età dell’inconscio. Arte, mente e cervello dalla grande Vienna ai nostri giorni, Raffaello
Cortina, Milano 2012.
E. R. Kandel, Arte e Neuroscienze. Le due culture a confronto, Raffaello Cortina, Milano 2017.
Saranno concordati con l*student* gli argomenti a scelta, gli approfondimenti e resi disponibili in PDF parte
dei materiali.
I due volumi: L’occhio in gioco. Percezione, impressioni e illusioni nell’arte e L’occhio in gioco. Il gruppo N e
la psicologia della percezione compongono il catalogo della mostra L’occhio in gioco. Percezione,
impressioni e illusioni nell’arte, Palazzo del Monte di Pietà, Padova (24.09.2022 – 26.02.2023).

 

Modalità di esame
La prova di verifica consiste in un colloquio orale sui libri indicati nella bibliografia del corso.

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