Venerdì 24 marzo 2023, dalle ore 11.00 alle 13.00, in Aula Magna Ora d'Aria, nella sede centrale di via dei Maceri, la Scuola di Decorazione presenta:
"SYNCHRONICITY" | Segrete simmetrie tra fotografia, letteratura e musica
Incontro con l'artista Marco Bucchieri in dialogo con Valeria Tassinari, storica dell’arte, docente, curatrice e critica d’arte contemporanea.
Attività a cura della prof.ssa Alessandra Fontanesi.
L’avventura esistenziale di ogni artista inevitabilmente rimanda ad un sistema, spesso appena percettibile, di sovrapposizioni, incastri e simmetrie con mondi confinanti e ulteriori, con analoghe vite e storie accadute in momenti nei quali il passaggio del tempo (e del caso) ha creato una "sincronicità".
Si parlerà così dell'Autore e di come gli "incontri" concentrici con Raymond Carver, Luigi Ghirri e Bob Dylan abbiano influenzato gli elementi narrativi e artistici che caratterizzano il suo mondo creativo finendo per sconfinare anche, a volte, in quello personale, per poi proseguire con storie che raccontano le strane "collisioni" tra: Duane Michals e The Police - Bill Brandt, Emily Bronte e Kate Bush - Robert Frank e Max Frisch - Mario Giacomelli, Cesare Pavese e The Genesis - Lewis Carroll, Alice Liddell e The Who - Helmut Newton, Sherlock Holmes e Orhan Pamuk, seguendo l'apparire di "gradi di separazione" individuati in modo da privilegiarne i crocevia emozionali e biografici in uno schema spesso (ma non sempre) triangolare tra fotografia, letteratura e musica.
*La partecipazione all'incontro prevede il riconoscimento di 1 credito formativo, previa attestazione della presenza tramite firma.
La conferenza sarà trasmessa in diretta sul canale YouTube Accademia Urbino
Marco Bucchieri (Roma, 1952) è scrittore e artista visivo. Il suo lavoro si concentra su simbolismo e allegoria, attraverso la realizzazione di mostre, installazioni di poesia visiva, libri, seminari e conferenze. Da parecchi anni vive a Pieve di Cento in provincia di Bologna.
Dopo una lunga fase di ricerca intesa all'annullamento della tradizionale immagine fotografica, negli ultimi dieci anni ha esplorato l'alienazione che proviene dal contesto urbano, attraverso immagini fotografiche nelle quali le linee e i colori (filtrati da tende e finestre) drammatizzano la percezione della realtà esterna come riflesso di un progressivo isolamento esistenziale. Nei lavori a partire dal 2015 le parole appaiono sui bordi delle foto in brevi narrazioni, che, seguendo il tema della comunicazione interrotta, accompagnano le foto ad esprimere nuovi elementi nella relazione tra testo ed immagine. Il libro Le attese imperfette, uscito nel marzo del 2018 presso QuduLibri, comprende una selezione dei lavori e dei progetti realizzati dal 2013 al 2017, oltre a tutti i testi che accompagnano le immagini, riprodotti in modo da formare una sezione di racconti.
In Enjoy the Silence e nel successivo Avevo tutto il tempo del mondo (progetti fotografici realizzati nel biennio 2018-2020) il lavoro si articola in installazioni che disegnano percorsi narrativi e scenari collegati al passaggio del tempo. Le figure umane sembrano assistere alla propria recita muta, nella quale i legami, le intimità, le relazioni, sentimentali o di amicizia o puramente di vicinanza, sono definite dal contesto, certamente espresso da parole e popolato da rumori e suoni (compresi quelli della natura), ma che scompaiono, come esclusi dall'utilizzo di una cuffia, lasciando un alone di silenzio.
Valeria Tassinari è storica dell’arte, docente, curatrice e critica d’arte contemporanea. Si è laureata al DAMS (in Discipline delle Arti) presso l’Università di Bologna. Docente di Storia dell’arte, ha insegnato Storia della Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, istituzione per la quale ha curato incontri, conferenze e pubblicazioni sul tema della decorazione nella storia e nella contemporaneità. Scrive per testate giornalistiche e specializzate, e collabora stabilmente con “Il Giornale dell’Arte” Allemandi e con la rivista Arte iN. Ha collaborato con istituzioni pubbliche e museali in Italia e all’estero; dal 2012 è curatore scientifico del Museo MAGI ‘900 e dal 2022 è presidente del Centro Studi Internazionale “Il Guercino”. Come curatrice indipendente si occupa di progetti espositivi incentrati sul rapporto tra arti visive e contesto storico e naturale. Si occupa inoltre di progetti di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico, con particolare attenzione per il rapporto sinergico tra le arti e il contesto antropologico e ambientale.