Quest’anno la XVIII edizione del Premio Nazionale delle Arti sezione Arti visive: arti figurative, digitali e scenografiche è prodotta e organizzata dall’Accademia di belle arti di Catania dal concept “Comunità di saperi”.
Selezionate le opere di due studentesse dell'Accademia di Belle Arti di Urbino:
Sara Camplone - Scultura
Alessia Meloni - Arti grafiche
La cerimonia di premiazione si svolgerà venerdì 18 ottobre 2024 alle ore 9.30 nella
splendido scenario del Teatro Massimo Bellini di Catania e, a seguire, sarà inaugurata la mostra
delle opere selezionate allestita presso le sedi dell’ex Monastero di San Placido, oggi Palazzo
della Cultura del Comune di Catania e la Fondazione Brodbeck arte contemporanea di Catania.
Due giurie specializzate nel campo delle arti visive e del restauro sono state nominate dal
Ministero dell’Università e della Ricerca su proposta dell’Accademia di belle arti di Catania, per
Arti visive: Cristiana Collu in qualità di presidente, Elena Bordignon e Dyana Gravina che hanno
selezionato le opere della sezione arti figurative, digitali e scenografiche, partecipanti alla mostra.
Per la sottosezione Restauro: Giorgio Bonsanti in qualità di Presidente, Stefania Pandozy e
Roberta Carchiolo.
I dodici vincitori per singola sottosezione saranno annunciati durante la cerimonia di premiazione.
“Malleabilità” di Sara Camplone è un’opera scultorea realizzata in marmo di Carrara e marmo rosso di Verona composta da due elementi compositivi: un pezzo di pongo e un mattarello.
Dietro la forma finale dell’opera c’è un rapporto tra casualità e gesto dell’artista.
Il pongo è stato lanciato e modificato con un mattarello.
L’opera racconta l’infanzia, il pongo è un gioco e una metafora del bambino stesso: menti malleabili soggette a continui mutamenti che assorbono tutto ciò che vedono e sentono, nel bene e nel male.
"La primavera torna sempre" di Alessia Meloni
"Si torna a volare, piccoli animali corrono tra le zampe dei più grandi. Nascono le morbide foglie che coprono di verde campi e foreste tappezzando ogni dove fino a spaccarne le pietre; i fiumi sgorgano liberi dai ghiacci. È tornato il tempo dell’amore, i maschi cantano per le femmine e fanno sfoggio di sé. Tutto torna alla vita e tutto si tinge di nuovi colori, la terra viene di nuovo colonizzata dai passi di animali di ogni dimensione, portano in grembo la rinascita, la nuova bella stagione".